Una testimonianza –

Questa testimonianza mi è stata inviata tempo fa per email ma solo oggi ho deciso di pubblicarla, ringraziando chi l’ha scritta con Cuore e impegno a beneficio di tutti.
…………………………. Emmanuele

LA MIA ESPERIENZA CON LE COSTELLAZIONI FAMILIARI SPIRITUALI

La prima volta che ho sentito parlare di Costellazioni Spirituali fu durante un percorso di approfondimento sulla Legge di Attrazione, che prevedeva approfondimenti sui metodi ed esercizi per metterla in pratica.

Partecipai a tale percorso d’accordo con una mia amica che circa tre anni prima mi aveva consigliato di leggere il libro “The Secret” di Ronda Byrne, aprendomi un mondo che non conoscevo. Quel libro lo lessi velocemente, anzi, sarebbe più corretto dire che lo divorai, dopo tanti anni di letture simil interessanti mi trovavo per la prima volta di fronte ad un testo che mi parlava direttamente e mi diceva che fino a quel momento mi era stata detta solo una piccola parte di ciò che è la realtà, che ben altro mi aspettava là fuori, che tutti i miei desideri potevano avverarsi e che tutto questo non era uno scherzo, ma qualcosa di assolutamente reale!!

Ero entusiasta, più leggevo e più mi convincevo che fosse una verità, una di quelle che può cambiarti la vita. Decisi così di approfondire l’argomento e finii col leggere altri cinque o sei testi che offrivano spunti simili. In particolare mi concentrai su quelli che offrivano esercizi e tecniche, perché ero consapevole che il solo conoscere queste cose non bastava, era necessario anche saper percorrere la strada giusta per mettere in pratica questi nuovi insegnamenti. Per alcuni mesi mi concentrai talmente tanto sull’argomento che iniziai ad ottenere dei risultati, alcuni dei quali clamorosi. Poi, forse come accade a chi vince una certa somma alla lotteria, dopo il primo momento di euforia tornai lentamente alla vita di prima, facendo fatica anche solo a cercare di concentrarmi su un obiettivo.

La mia situazione a quel punto era la seguente, ero convinta del fatto che tale legge fosse reale, ma ero altresì certa che, pur avendo avuto alcune chiare dimostrazioni sull’efficacia di tale legge, le difficoltà oggettive di mettere in pratica gli insegnamenti appresi rischiavano di scoraggiarmi a continuare a crederci. Iniziai così, quasi inconsapevolmente, a concentrare la mia attenzione sul desiderio di partecipare ad un corso pratico su tale legge… E’ stato allora che per caso trovai una locandina del corso “La Chiave Suprema, come mettere in pratica la Legge di Attrazione” tenuto da Emanuele e, insieme alla mia amica, decisi di iscrivermi.

Come era nelle mie aspettative il percorso prevedeva la dimostrazione di come effettuare gli esercizi previsti dal testo “La chiave suprema” di Charles F. Haanel. Il percorso durò quasi 5 mesi, durante i quali oltre ad approfondire l’argomento e scambiare opinioni imparai tecniche a me nuove come la meditazione, la ripetizione di mantra, la concentrazione del pensiero ed altre. Tale percorso fu un arricchimento personale e la risposta a ciò che avevo cercato.

Quello che non mi aspettavo era di conoscere altre cose che, in un primo tempo, mi sembrava esulassero dalla LdA ma che, col senno di poi, sono andate ad incastrarsi in un puzzle che mi ha offerto una nuova immagine della realtà. Una di queste fu una prima e chiara dimostrazione della potenza delle Costellazioni Spirituali.

Una sera, dopo aver fatto alcune letture ed essendoci confrontati sugli esercizi assegnati, un partecipante del corso, che chiamerò Paolo, aveva chiaramente espresso una personale difficoltà legata a scelte sentimentali. Sentendo di non essere in grado di sbloccarla da solo, chiese ad Emmanuele come poteva essere certo di fare una scelta corretta. Essendo in numero sufficiente per fare un tentativo, Emmanuele decise di proporci il metodo delle Costellazioni per aiutare il nostro amico a trovare una soluzione o comunque una ispirazione per la soluzione del problema posto. Si trattava in particolare di fare una scelta di tipo sentimentale, cioè se dichiarare il proprio interesse sentimentale ad una ragazza già sua amica da diverso tempo o se lasciare le cose come stavano.

Fu così che alcuni di noi vennero chiamati a partecipare alla Costellazione. Nello specifico, la mia amica Sara fu chiamata a rappresentare la ex fidanzata di Paolo ed io a rappresentare l’amica verso cui Paolo provava un sentimento sempre più profondo. Emmanuele fece solo un breve accenno al metodo e ci chiese di non agire in base alla ragione, ma in base all’istinto e all’ascolto del corpo. La Costellazione iniziò. Dopo un primo momento di imbarazzo per essere in piedi lì… in mezzo ad una stanza e senza sapere cosa stessi facendo, feci un respiro profondo e semplicemente rimasi in attesa. Dopo pochi istanti cominciai a sentire un impulso che mi portava ad avvicinarmi a Paolo e, con un tono e dei modi che non mi riconoscevo, gli dissi: “Non avere paura di me, puoi dirmi ciò che senti, io ti sono vicina”. Rimasi sorpresa per il coinvolgimento emotivo che la situazione mi aveva creato.

Senza entrare in ulteriori dettagli la Costellazione fu per la maggior parte di noi, che non vi avevamo mai partecipato, una sorpresa. Era chiaro che le frasi dette e i movimenti erano come guidati da qualcosa che non era la nostra mente conscia e razionale. Lo stesso Paolo sembrava visibilmente scosso e appariva sollevato da quella dimostrazione.

Da quel giorno sono passati quasi tre anni e solo poco tempo fa mi si è presentata l’occasione di ripetere l’esperienza. Avevo infatti parlato a Emmanuele di un problema che mi stava particolarmente a cuore, chiedendo consiglio su come attivare la Legge di Attrazione nel modo più corretto per risolverlo; ma egli mi propose un’altra soluzione. Mi invitò a partecipare ad una giornata dedicata alle Costellazioni Spirituali, che si sarebbe tenuta da lì a poco, in modo da proporre così il problema per cui cercavo soluzione.

Dopo una prima esitazione decisi di partecipare, anche se, in verità, ero ancora piuttosto timorosa; partecipare come rappresentante di qualcun altro, per quanto fosse coinvolgente, non entrava nel mio privato, ma sottoporre una questione personale, più o meno delicata, davanti ad altri mi metteva un po’ di agitazione… Comunque andai.

Le altre persone (stranamente solo donne) intervenute si rivelarono subito molto cordiali e si creò un clima di affiatamento e condivisione. Tutto andò bene e a fine lavoro eravamo molto contenti e soddisfatti della giornata passata insieme. Personalmente quel giorno ho potuto vedere e soprattutto sperimentare in modo più completo il metodo e ne sono rimasta affascinata. Più di tutto mi hanno sorpreso i risultati che, seppur non immediatamente, non hanno tardato ad arrivare. Infatti in quel periodo stavo vivendo una situazione di stallo sul lavoro; ero rimasta delusa dalla precedente attività lavorativa e dal modo in cui si era conclusa e, pur avendo una certa esperienza nel mio campo, si aprivano a stento nuovi spiragli e tutto rimaneva come sullo sfondo, senza mai concretizzarsi in una nuova, effettiva e soddisfacente proposta lavorativa.

Decisi pertanto di partecipare ponendo come Domanda: perché ho difficoltà nel trovare lavoro?

Non fui comunque io a rompere il ghiaccio: fui la seconda partecipante a sottoporre la Domanda. Quello che accadde quel pomeriggio lo ricordo come se fosse adesso. Una partecipante da me scelta mi rappresentava. Alcuni partecipanti impersonavano il lavoro e altri due i miei familiari più stretti.

Subito i tre partecipanti che rappresentavano il “lavoro/clienti” si misero in un angolo allontandosi istintivamente dalla mia rappresentante. Questo stava sicuramente a significare un blocco della situazione. Tale blocco, capii nel prosieguo della rappresentazione, era causato da un problema sorto con i miei genitori e non chiarito, né tantomeno risolto, che in qualche modo mi impediva di avere soddisfazione nel lavoro.

Durante la rappresentazione, ad un certo punto, c’è stata una riappacificazione con le mie figure genitoriali. Ciò ebbe un effetto quasi immediato sui partecipanti che impersonificavano il “lavoro/clienti” ed essi si avvicinarono a me sorridendo.

Questo è, pressappoco, ciò che accadde quel giorno… ma cosa è successo dopo?

Di lì a poco, circa due settimane, mi fu proposta una collaborazione inerente il mio settore e per un ruolo che mi sarebbe piaciuto svolgere! Dopo una ulteriore settimana firmai il contratto.
Ma non è tutto! Dopo circa due mesi ho ricevuto una ulteriore richiesta da parte di una società con cui avevo lavorato otto anni prima e che improvvisamente mi cercava per completare un progetto.

Ho collegato subito le novità a ciò che era avvenuto durante la costellazione e ho provato davvero molta gratitudine e rispetto per il metodo e per chi lo conduce.

Grazie

Miki